Il botulino neutralizza l’acne, la croce degli adolescenti
I foruncoli sul volto per un adolescente non sono certo una questione banale, soprattutto se si tratta di acne, malattia infiammatoria della pelle che in alcuni casi ha un effetto devastante sulla persona che ne soffre con risvolti estetici e psicologici non trascurabili.
Stando ai dati, a quanto pare l’acne non fa sconti: la malattia colpisce l’80-90% degli adolescenti (acne giovanile) e tra gli adulti il 20% delle donne fra i 25 e 40 anni (acne tardiva). Le cause principali, oltre alla predisposizione genetica, sono lo stress e “un’esuberanza ormonale” dovuta alla fase dello sviluppo.
“L’acne è un disturbo transitorio, ma in genere dura parecchio” – come ci spiega il dott. Guido Dalla Costa, dermatologo e chirurgo estetico AITEB – (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino). In sostanza si occludono gli sbocchi delle ghiandole sebacee e, come conseguenza, nei follicoli si sviluppano batteri che generano l’infiammazione e quindi i brufoli. Le parti del corpo più colpite sono il viso, il petto e la schiena. Considerata la percentuale elevata delle persone che ne soffrono, la ricerca delle terapie è sempre molto attiva. Oltre agli antibiotici ad uso topico e ai retinoidi (farmaci dermatologici largamente usati), l’acne si cura anche con il botulino, farmaco iniettabile che si afferma sempre di più nella terapia di questa malattia, difficile da gestire a livello estetico prima e dopo: sia quando compare, sia quando guarisce lasciando in molti casi, se non viene curata bene, cicatrici con effetti devastanti anche dal punto di vista psicologico. Il trattamento con il micro botulino – precisa Dalla Costa – consiste in un “tappettino” di microiniezioni a livello intradermico (nello spessore della cute) estremamente superficiale, di micro quantità di prodotto distanti un cm l’una dall’altra. In pratica ogni brufulo viene “aggredito” dal farmaco per essere neutralizzato. Il botulino riduce la secrezione sebacea (grasso della pelle), l’infiammazione e il tappo corneo che chiude la ghiandola sebacea. L’effetto è visibile dopo una quindicina di giorni. Risultato: la pelle non è più grassa, si riducono la porosità, i foruncoli, le pustole, i noduli e le cisti componenti dell’acne. È sufficiente una seduta ripetibile ogni quattro-cinque mesi e il miglioramento della patologia può toccare anche l’80 %, a seconda della gravità, con effetti collaterali pari a zero. Un dato molto significativo” – conclude Dalla Costa.
Non dimentichiamo che l’acne non è solo nemica della giovinezza, anzi, anche per gli adulti rappresenta un fastidio e un inestetismo non trascurabile: cute grassa e untuosa subito dopo i lavaggi, pori dilatati, foruncoli, texture grossolana e “maschile”. Il trattamento con il micro botulino non è solo una soluzione per l’acne o per la pelle grassa, è molto efficace anche per trattare le cicatrici ipetrofiche o cheloidi (cicatrici grosse rilevate, rosse, dolenti) ma ha anche con un azione anti-aging.
Fonte: atuttasalute.it