Covid, vaccino e filler: molto bassa incidenza reazioni infiammatorie
Le reazioni immunitarie al vaccino nei pazienti trattati con filler sono stati al centro dell’intervento del dottor Maurizio Benci, vice presidente Aiteb, in occasione del convegno “Campagna vaccinale anti-covid e reazioni infiammatorie conseguenti a procedure invettive in medicina estetica: come gestirle”.
Benci ha spiegato che dopo la vaccinazione contro il Covid-19, “il paziente che ha fatto un filler può avere una reazione immunitaria che può essere scatenata dalle sostanze del filler stesso, che possono agire sia come antigeni che come adiuvanti, producendo una reazione infiammatoria nel punto di infiltrazione della sostanza riempitiva. Tale reazione però è riconducibile a delle predisposizioni di tipo genetico. Si tratta di pazienti che hanno una base genetica per malattie reumatiche o di tipo immunitario e che possono riscontrare lievi reazioni al vaccino”.
L’incidenza di queste reazioni tuttavia è molto bassa e in linea con una vaccinazione sicura ed efficace. “L’incidenza è bassissima, tanto è vero che si parla di 3 casi su 30mila dosi somministrate, che sono stati riscontrati in fase 3 di sperimentazione del solo vaccino Moderna, con gli altri non è mai accaduto. Si tratta comunque di reazioni curate in poco tempo o addirittura scomparse in maniera autonoma, niente dunque che possa scoraggiare i pazienti di medicina estetica a sottoporsi alla vaccinazione anti Covid”.